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Belgio: Casa Vallonia 2024

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Chi ci segue sa quanto abbiamo amato il nostro viaggio in Vallonia nel 2022 e quanto questa regione ci sia rimasta nel cuore.

Oltre alle bellezze naturali delle Ardenne, al ricco patrimonio storico (castelli, abbazie, città), alle bontà gastronomiche (birre, formaggi e cioccolato), ai luoghi della memoria di battaglie della I e II guerra mondiale (lo stupendo museo di Bastogne), la vera ricchezza della Vallonia è rappresentata dalla sua gente.

Quello che è rimasto nei nostri cuori e che ci fa venire una grande voglia di tornare sono gli incontri fatti, le chiacchierate, la gentilezza della gente e, ok lo ammettiamo, anche la voglia di assaggiare nuove birre!

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Belgio: cosa fare e vedere a Dinant in un giorno

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Quando dicevamo di voler organizzare il nostro viaggio in Vallonia a fine settembre, tutti ci dicevano che di sicuro avremmo trovato freddo e pioggia!

Invece non è stato così e, a parte un giorno un po' grigio durante la visita a Durbuy, per il resto abbiamo sempre trovato delle belle giornate. In particolar modo a Dinant , dove sembrava di essere in piena estate.

Dinant è la città più fotografata della Vallonia. Incastonata ai piedi di una spettacolare falesia lungo le rive della Mosa, sovrastata dalla sua Cittadella militare e con la sua imponente Collegiata di Notre-Dame dal campanile a bulbo, ci ha lasciati letteralmente a bocca aperta per la sua bellezza.

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Belgio: cosa fare e vedere a Namur in un giorno

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Se il buongiorno si vedesse davvero dal mattino la nostra visita a Namur avrebbe dovuto essere un disastro!

Durante l’organizzazione del nostro viaggio in Vallonia la cosa più difficile in assoluto è stata pianificare la visita di Namur, perché a settembre molte attività turistiche sono chiuse. Ma abbiamo perseverato e alla fine siamo stati premiati.

Namur è la capitale della Vallonia. Città piena di storia e charme, sovrastata dalla sua imponente Cittadella, è anche una destinazione perfetta per una visita in giornata, oltre ad essere un punto di partenza ideale per esplorare la valle della Mosa.

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Vallonia: visita al castello di Freyr

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“Sulla via del ritorno il mercante si smarrì nel bosco. In preda al terrore si guardò intorno e vedendo una luce in lontananza decise di seguirla. Presto apparve un castello.

La porta era socchiusa e l’uomo, infreddolito e affamato, decise di entrare. Chiamò a gran voce ma nessuno rispose, salì uno scalone, entrò attraverso una porta intarsiata e camminò fino alla finestra da cui vide un giardino bellissimo, con piante fiorite, alberelli di ogni tipo intorno e verdi prati lussureggianti. Al centro un lungo viale, fiancheggiato da cespugli di rose...”

Questo brano della fiaba “La Bella e la Bestia” di Charles Perrault mi è tornato alla mente (sono Sandra) non appena siamo arrivati al Castello di Freyr. Infatti dal parcheggio vicino a un boschetto si percorre un viale da cui si accede al castello. Varcata la soglia si avanza verso una grande porta finestra che dà sugli splendidi giardini, con prati curati, statue e tante piante di aranci.

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Cosa fare a Durbuy, la più piccola città del mondo

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Il Guinness dei primati è un libro che viene pubblicato ogni anno a partire dal 1955 e raccoglie tutti i primati del pianeta, da quelli naturali a quelli sportivi per arrivare ai più bizzarri a cui si possa pensare. Dopo la Bibbia e il Corano, è il libro più venduto al mondo.

Lo potete sfogliare tutto da cima a fondo ma non troverete da nessuna parte l’indicazione che Durbuy sia “la città più piccola del mondo”, eppure questa cittadina della Vallonia è pubblicizzata ovunque con questo slogan. Come si spiega?

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Il castello medievale di La Roche en Ardenne

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“Cavalli ricamati sull’arazzo del passato, passato che ritorna su un accordo in si minore…”

Iniziava così la sigla finale dello sceneggiato “Marco Visconti” trasmesso dalla Rai nel 1975. Io (Sandra) ho canticchiato questa nostalgica canzone per buona parte della visita ai resti del castello medievale di La Roche-en-Ardenne, pensando a Bice e Berta accomunate da un infelice destino. Per sapere chi è Bice fate una ricerca sullo sceneggiato, Berta invece ve la presenterò tra poco.

La Roche-en-Ardenne incarna l'aspetto della tipica cittadina delle Ardenne belghe: una graziosa piazzetta ben curata circondata da casette di pietra con i tetti in ardesia, un ponte pieno di vasi di fiori che attraversa un placido fiume (in questo caso l'Ourthe), un castello sulla collina e una triste leggenda.

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La battaglia delle Ardenne: l’assedio di Bastogne

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Mio padre mi ha trasmesso la passione per la storia, in particolar modo per quella antica e del Novecento. Quando ero bambina mi raccontava le imprese di eroi come l’astuto Ulisse, il nobile Ettore e la tragica Cassandra. Ricordo anche le serate passate insieme a guardare vecchi film sulla seconda guerra mondiale: “Dove osano le aquile”, “Il ponte di Remagen” o “Il giorno più lungo”, solo per citarne alcuni.

Visitare la regione delle Ardenne belghe significa muoversi nei luoghi teatro di una delle battaglie più importanti della seconda guerra mondiale, che venne combattuta durante la controffensiva tedesca dell’inverno del 1944.

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L'Abbazia di Orval in Vallonia: monaci, birra, formaggio e Matilde di Canossa

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La figura di Matilde di Canossa mi affascina (sono Sandra) fin dai tempi della scuola. Il fatto che una donna determinata e intelligente, in un periodo dominato da guerrieri maschi dai truci soprannomi, abbia saputo riunire sotto il proprio dominio quasi l’intera Italia settentrionale ha sempre suscitato la mia ammirazione.

Mentre preparavamo l’itinerario del nostro viaggio in Vallonia non mi sarei mai aspettata di imbattermi proprio in Matilde di Canossa e apprendere che aveva dei possedimenti anche in Belgio, derivanti dalla famiglia materna. E nemmeno che la sua figura è indissolubilmente legata a una delle birre trappiste più famose al mondo, l’Orval, prodotta nell'omonima abbazia. Inoltre abbiamo anche scoperto che la birra artigianale Matildica. non solo è dedicata alla grande contessa medievale ma è prodotta nel birrificio Millevertus, poco distante dall’abbazia di Orval. A volte il mondo è davvero piccolo!

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Belgio: itinerario birrogastronomico di 7 giorni in Vallonia

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Da bambina passavo lunghi pomeriggi primaverili con mio nonno a seguire in televisione le grandi corse del ciclismo nordico: la Liegi-Bastogne-Liegi, nata nel 1892 è la più antica delle classiche, la Parigi Roubaix, definita la corsa più massacrante l mondo, la Freccia Vallone e il giro delle Fiandre (per citarne alcune).

Dopo la sua morte, per anni non ho più voluto seguire nemmeno una corsa. Ma quando abbiamo iniziato a pianificare questo viaggio tutti quei momenti mi sono tornati in mente e ho ricordato il Belgio di cui mi parlava mio nonno, terra di campioni e di mitiche imprese legate alle due ruote.

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