“Cavalli ricamati sull’arazzo del passato, passato che ritorna su un accordo in si minore…”
Iniziava così la sigla finale dello sceneggiato “Marco Visconti” trasmesso dalla Rai nel 1975. Io (Sandra) ho canticchiato questa nostalgica canzone per buona parte della visita ai resti del castello medievale di La Roche-en-Ardenne, pensando a Bice e Berta accomunate da un infelice destino. Per sapere chi è Bice fate una ricerca sullo sceneggiato, Berta invece ve la presenterò tra poco.
La Roche-en-Ardenne incarna l'aspetto della tipica cittadina delle Ardenne belghe: una graziosa piazzetta ben curata circondata da casette di pietra con i tetti in ardesia, un ponte pieno di vasi di fiori che attraversa un placido fiume (in questo caso l'Ourthe), un castello sulla collina e una triste leggenda.
La leggenda di Berta
Si racconta che la contessa Berta di La Roche fosse bellissima, talmente bella da essere sommersa di pretendenti. Non sapendo chi scegliere, il padre indisse un torneo a cui parteciparono tutti i cavalieri della zona. Tra questi vi era anche il conte di Montaigu, che voleva sposare la bella ereditiera nonostante fosse già fidanzato con Alix de Salm.
Il giorno del torneo si presentò un misterioso cavaliere tutto vestito di nero che chiese di poter partecipare. Il pubblico rise perché era gracile e minuto, ma il piccolo contendente vinse tutti i duelli e conquistò così la mano di Berta.
Il matrimonio venne celebrato subito e i due novelli sposi si ritirarono per la prima notte di nozze. La mattina seguente il padre, non vedendo i giovani sposi, corse verso la camera nuziale trovandola vuota e con la finestra aperta. Guardò giù verso l'Ourthe e sulla roccia sottostante vide due macchie immobili, una bianca e una nera.
Il cavaliere misterioso altri non era che Alix de Salm.
Divorata dalla gelosia e dalla rabbia strinse un patto con il diavolo il quale, in cambio della sua anima, la rese invincibile: in questo modo portò a termine la sua vendetta uccidendo il conte di Montaigu in duello e la povera Berta la prima notte di nozze.
Da allora si narra che il fantasma di Berta si aggiri di notte, lamentandosi, sulle mura del suo castello.
La visita del castello
Il possente castello medievale di La Roche-en-Ardenne, costruito tra il XI e il XII secolo, non è stato oggetto di restauri ricostruttivi: quindi i resti giunti fino a noi hanno conservato il loro aspetto originario, cosa che conferisce loro un fascino unico. Scavi archeologici effettuati nel sito hanno portato alla luce un insediamento neolitico, seguito da un oppidum (villaggio fortificato) romano.
Abbiamo curiosato nel cortile, nelle stanze e in ogni angolo del vecchio maniero, sperando di incontrare la sua celebre e spettrale inquilina. Ma purtroppo non siamo stati fortunati e non abbiamo mai incrociato il fantasma di Berta di La Roche.
Durante le sere estive, nei mesi di luglio e agosto, viene organizzato uno spettacolo di luci e suoni in cui si può scorgere tra le mura il fantasma della sfortunata Berta. Nei fine settimana, inoltre, nel cortile hanno luogo spettacoli di falconeria oppure vengono organizzati veri e propri weekend medievali con arcieri e mercatini di artigianato locale.
Il castello può essere raggiunto solo a piedi, salendo lungo una stradina acciottolata, cosa che lo rende inaccessibile alle persone con problemi di mobilità. Gli orari di apertura cambiano a seconda della stagione e per questo rimandiamo al sito del monumento. Il biglietto costa 6,50 € e la visita, di una durata media di 45 minuti, si effettua liberamente.
Una volta lasciato il castello si può piacevolmente passeggiare lungo la via principale di La Roche, dove si trova una statua di Berta, la chiesa di Saint Nicolas e soprattutto il Musée de la bataille des Ardennes (Museo della battaglia delle Ardenne).
La Roche-en-Ardenne, come tutta la regione, fu teatro dei duri scontri tra l’esercito nazista e quello Alleato. Quando nel 1945 venne liberata, quasi il 90% della cittadina era stato distrutto e buona parte della popolazione uccisa.
Il museo raccoglie una collezione privata di cimeli storici principalmente legati alle truppe britanniche. Si estende su una superficie di 1500 m², suddiviso su tre piani in cui vengono ricreate scene di vita al fronte con l’aiuto di manichini in divise originali.
Dove dormire a La Roche-en-Ardenne
Abbiamo scelto come base per l’esplorazione della zona circostante l’intimo e lussuoso B&B L’Ardenne Autrement, che si trova a soli 4 km da La Roche-en-Ardenne e a mezz’ora d’auto da Durbuy (la città più piccola del mondo) e dal War Museum di Bastogne.
È una struttura di sole 5 camere (dedicate a inverno, primavera, estate e autunno, più la suite 4 stagioni) ognuna delle quali è gestita da un impianto domotico: tramite un pannello di controllo potrete impostare tutto della vostra camera, dalla temperatura alla musica di sottofondo e alle luci.
Nel costo della camera sono compresi una ricca colazione, l’accesso allo spazio wellness con la possibilità di effettuare trattamenti a pagamento (2 camere hanno una Jacuzzi esterna privata) e un honesty bar (si prendono direttamente le bevande segnandole su un apposito modulo) a cui si accede tramite una card abbinata alla stanza.
Sono inoltre possibili degustazioni in cantina e cene a tema il venerdì sera, mentre per gli altri giorni si può ordinare un menù di 2 portate più il dolce, servito in terrazza o direttamente in camera. Noi siamo arrivati la sera tardi, abbiamo usufruito del servizio della cena in camera e siamo rimasti molto soddisfatti per la qualità dei cibi proposti.
Dove mangiare a La Roche-en-Ardenne
Se amate la carne, nella piazza centrale si trova il posto giusto: si tratta del Signé Jeanne, gestito da una famiglia che viene da una lunga tradizione di macellai (la macelleria si trova sull’altro lato della piazza). Visto l’amore folle di Andrea per la carne non poteva che essere la nostra scelta.
Il locale è elegante e moderno, il servizio rapido e molto cortese, le pietanze molto abbondanti e di qualità. Inoltre è qui che abbiamo assaggiato per la prima volta una delle nostre birre belghe preferite, la Rochefort.
Il nostro viaggio in Vallonia procede nel migliore dei modi... Continuate a seguirci per scoprire come è proseguita la nostra vacanza!