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Viaggio in Norvegia 2015 – Lillehammer, Ringebu, Trollstigen e Geiranger

Ci svegliamo carichi di energia con ancora nella mente i due giorni trascorsi ad Oslo, ci aspetta una lauta colazione continentale e poi raggiungeremo il piccolo gruppo che condividerà con noi i prossimi giorni.

Andrea fa una splendida scoperta: i pullman norvegesi prevedono molto spazio tra un sedile e l’altro così che anche lui, che ha sempre difficoltà vista l’altezza (oltre 1m e 90), possa per una volta viaggiare comodo.

Lasciamo Oslo di ottimo umore, pieni di curiosità e pronti a proseguire il nostro itinerario in Scandinavia per scoprire la Norvegia e vedere finalmente i fiordi di cui abbiamo tanto sentito parlare.

Lillehammer

Lillehammer

Lungo il tragitto che da Oslo ci avrebbe portati fino a Geiranger non potevamo non fermarci a Lillehammer, la cittadina a circa 2 ore d’auto da Oslo, che nel 1994 ha ospitato i XVII giochi olimpici invernali per vedere il famoso trampolino Lysgårdsbakken.

La struttura è circondata da uno stadio che può ospitare fino a 50.000 persone e si può raggiungere la cima salendo un percorso di scalini o con una comoda seggiovia a pagamento.

Noi abbiamo deciso di salire con la seggiovia e la vista dall’alto è davvero impareggiabile, infatti Sandra presa dal panico non ha più voluto scendere in seggiovia ma a piedi, pagando la scelta il giorno dopo con un male ai polpacci olimpionico.

Ringebu Stavkirke

Ringebu Stavkirke

Un’altra sosta inevitabile è Ringebu, a circa 230 km a nord di Oslo, per visitare la sua antica chiesa in legno (in norvegese stavkirke).

Le stavkirke sono chiese medievali completamente costruite in legno secondo antiche tecniche vichinghe, si pensa che ne esistessero più di 1000 nella sola Norvegia ma oggi, a causa degli incendi, sopravvivono solo 29 stavkirke storiche, tra cui quella di Ringebu.

Costruita all’inizio del XIII secolo venne rimaneggiata nel corso del 1600 quando venne costruita la sua caratteristica torre rossa.

Oggi si presenta circondata da un curato piccolo cimitero locale e qui ci concediamo una piccola divagazione, abbiamo visto tanti piccoli cimiteri durante il nostro viaggio, tutti molto curati, non c’era una tomba senza un fiore. Abbiamo chiesto informazioni e ci hanno spiegato che in Norvegia non sono le famiglie a curare le tombe ma il comune che provvede a far sì che tutte le tombe siano sempre in ordine.

Fefor

Proseguiamo lungo una strada di montagna dove ad ogni angolo potremmo imbatterci in qualche troll, gnomo, fata o elfo per raggiungere il Fefor høifjellshotell, hotel storico che si specchia nell’omonimo lago, un luogo davvero caratteristico per trascorrere la serata.

Trollstigen

Trollstigen

Oggi affrontiamo la Trollstigen (letteralmente La scala dei troll), la famosa strada di montagna nella contea di Møre og Romsdal, che tutti ritenevano irrealizzabile a causa dell’impervietà del territorio, inaugurata nel 1936 e dichiarata Strada Turistica Nazionale nel 2012.

Per raggiungere il punto panoramico posto a 700 m. si deve affrontare un percorso quasi sempre ad una sola corsia con 11 tornanti, una pendenza del 12% e schiere di turisti ma arrivati a destinazione si viene ripagati da un paesaggio affascinante e un bel percorso turistico che conduce fino ai belvedere e alla cascata Stigfossen.

Avremmo voluto poterci fermare qui per ore e perderci in questo paesaggio degno di Tolkien ma dovevamo proseguire se volevano raggiungere Geiranger prima di sera.

Geiranger

Geiranger

Seguendo l’ennesima strada di montagna, interrotta ogni tanto da qualche bella cascata, arriviamo nel tardo pomeriggio a Geiranger che ci appare per la prima volta dall’alto.

Quello che un tempo era un piccolo paesino di pescatori incastonato in fondo all’omonimo fiordo ora è il terzo porto più frequentato della Norvegia che ritrova la sua tranquillità solo la sera, quando le orde di turisti risalgono sulle navi da crociera o sulle auto per dirigersi altrove. In quel momento, complice anche il tramonto con i suoi colori, ci si lascia rapire dal suo fascino e dai suoi negozietti di souvenir.

Una curiosità: la montagna alle spalle della cittadina, sta lentamente franando ed è monitorata da anni perché se dovesse esserci una distacco massiccio, a causa della conformazione del fiordo, si genererebbe uno tsunami in grado di radere al suolo Geiranger. Un evento simile si verificò nel 1934 nel fiordo Tafjorden, una frana creò un’onda di 64 metri che distrusse completamente la zona e causò la morte di 40 persone.

Geiranger

Consigli norvegesi utili:

1. Nel creare il vostro itinerario on the road fate attenzione a valutare bene i tempi di percorrenza, le strade sono quasi sempre di montagna, i limiti di velocità sono rispettati scrupolosamente e spesso lungo la strada è necessario prendere un traghetto. Inoltre avrete spesso voglia di fermarvi per scattare delle foto quindi i tempi si dilatano.

2. Informatevi prima se la strada che dovete percorrere prevede degli attraversamenti in traghetto, verificate orari ed eventuali prenotazioni. La puntualità è fondamentale in Norvegia!

3. Preparate i vostri occhi a tanta bellezza, lasciatevi stupire e magari contagiare dal rispetto per la natura tipicamente norvegese.