Da bambina (sono Sandra) mio padre mi portò a visitare il castello di Avio. Ricordo la sua sagoma che si stagliava da lontano, in posizione strategica sulla collina dell’omonima frazione di Sabbionara da cui domina la valle dell’Adige.
Per questo, quando al rientro dalle nostre vacanze in Trentino nel 2020 Andrea mi ha proposto di fermarci per visitarlo, ho accettato con entusiasmo, curiosa di vedere come si presentasse oggi.
La storia del castello di Avio
Le sue origini risalgono all’epoca romana ma il nucleo più antico che si può vedere attualmente risale al XI secolo, periodo in cui era una fortezza conosciuta con il nome di Castellum Ava che apparteneva alla famiglia dei Castelbarco.
Nel XIII secolo Azzone Castelbarco lo ampliò, trasformando quello che era castello-recinto con mastio in un grande castello residenziale.
L'edificio, come spesso accade, seguì le sorti della famiglia a cui era legato. Ceduto prima alla Repubblica di Venezia, passò a Massimiliano I d’Asburgo per poi tornare nel XVII secolo ancora ai Castelbarco.
Nel 1977 Emanuela Pindemonte Castelbarco Rezzonico, ultima erede della famiglia e nipote di Arturo Toscanini, lo donò al FAI conservandosi il diritto di abitare la torre detta della Picadora (nome che deriva dal fatto che vi venivano impiccati i prigionieri). Da allora il FAI si occupa della manutenzione del castello, che oggi si presenta magnificamente recuperato.
La visita del castello
Dal piccolo parcheggio si sale a piedi lungo un vecchio sentiero fino alla prima delle tre cinte murarie, dove si accede al castello. Da qui si vede come questo si sviluppi in verticale su una serie di terrazzamenti.
La strada continua a salire snodandosi tra vigneti e giardini molto curati. Si incontrano alcuni edifici come la Casa delle Guardie, decorata da affreschi trecenteschi geometrici e a tema bellico, e si arriva in un ampio cortile su cui si affacciano il mastio e il palazzo baronale.
Il mastio è rimasto integro e conserva all’ultimo piano la Camera dell’Amore, così chiamata per il raffinato ciclo di affreschi trecenteschi prevalentemente a tema amoroso.
Il palazzo baronale al momento della donazione si presentava completamente scoperchiato. Il FAI lo ha restaurato e oggi è diventato uno spazio utilizzato per incontri culturali.
Purtroppo molto è andato perduto, ma è facile immaginare la bellezza originaria del castello trecentesco. Muovendomi nei vari ambienti e guardando le immagini, nella mia mente riecheggiano le immortali parole dell’Ariosto “le donne, i cavalier, l’arme e gli amori... io canto”, per un attimo trasportata in un tempo lontano.
Il castello per i bambini: la caccia al tesoro
Il giorno della nostra visita all’interno delle mura del castello era stata organizzata una caccia al tesoro per bambini (e adulti), con figuranti in costume d’epoca.
I vari personaggi attendevano i visitatori in punti strategici, raccontando le vite di personaggi storici legati alla storia della zona e del maniero, dispensando indizi ai piccoli cercatori di tesori.
Ogni anno il FAI organizza eventi di questo tipo rivolti soprattutto alle famiglie con bambini: e a giudicare dall’entusiasmo generale non sapremmo dire se appassionasse più i grandi o i piccini... Sta di fatto che anche noi abbiamo partecipato!
La Locanda al castello di Avio
Questa divertente animazione e la bellezza del luogo ci hanno indotti a fermarci oltre le nostre intenzioni. Così abbiamo deciso di pranzare in loco, nella Locanda al castello di Avio.
Il menù è limitato ma propone piatti freschi interessanti e tipici. Noi abbiamo scelto salumi e formaggi tipici trentini, carne salada e tortel di patate con speck accompagnati dal loro vino locale, con un buon dolce per finire in bellezza.
Consigliamo di prenotare il pranzo prima di iniziare la visita perché il locale è di piccole dimensioni e si riempie facilmente pur avendo un dehors.
Non potevamo chiudere in modo migliore la nostra visita!
Informazioni utili
Il castello di Avio è aperto da marzo a novembre, da mercoledì a domenica, dalle 10:00 alle 18:00. In agosto è aperto tutti i giorni.
Le visite guidate si effettuano solo nei fine settimana.
Sono ammessi i cani al guinzaglio.
Vi sono difficoltà di fruizione della visita per persone con problemi di deambulazione. E per tutti suggeriamo scarpe comode!
Per maggiori informazioni e aggiornamenti visitate la pagina ufficiale del Castello .