A volte le cose migliori succedono per caso o quando meno te l’aspetti. E così è stato per il nostro weekend a La Gruba Relais di Niel, piccola frazione del comune di Gaby nella Valle di Gressoney.
Un impegno saltato e un conseguente weekend libero... Così ci è venuta l’idea di tornare in un luogo dove eravamo stati alcuni anni fa e che sapevamo essere stato ristrutturato ed ampliato durante la chiusura per il lockdown, con l’inserimento di un'area benessere.
Prima di andare in albergo saliamo fino a Gressoney Saint Jean per visitare uno dei nostri castelli valdostani preferiti: il Castel Savoia.
Il castello della regina Margherita a Gressoney Saint Jean
Il Castel Savoia è in realtà una villa fatta edificare nel 1899 dalla regina Margherita che, dopo aver trascorso lunghi periodi di vacanza a Gressoney Saint Jean ospite nella villa del barone Beck Peccoz, decise di costruire una propria residenza di villeggiatura.
I lavori, terminati nel 1904, vennero affidati all’architetto reale Emilio Stramucci. re Umberto I non lo vide mai perché morì vittima di un attentato del 1900, mentre la regina vi soggiornò spesso nel corso degli anni fino alla sua morte sopraggiunta nel 1926. Il castello venne poi venduto a un industriale milanese, i cui eredi lo cedettero alla Regione Autonoma Valle d’Aosta nel 1981.
Saliamo il sentiero attraversando il piccolo ma curato giardino alpino e arriviamo all’ingresso dell’edificio. Questa grande residenza si sviluppa su tre piani e, per volontà della sovrana, è una mescolanza di stili architettonici diversi che insieme alle sue cinque torri creano l’effetto finale di un fiabesco maniero medievale.
Castel Savoia è perfettamente conservato e dà l'impressione che i padroni di casa siano appena usciti. Al piano terra si possono visitare la sala da pranzo, la sala del biliardo, la grande veranda e il salone d’onore; ma la cosa che ci ha affascinati è la grande doppia scala semicircolare in legno che porta al primo piano, dove si trovano gli appartamenti reali privati e un bel dipinto che raffigura la sovrana in abiti tradizionali gressonari.
Mi ricordo quando andai in gita scolastica al castello e la guida ci raccontò una curiosità: le cucine si trovano in un altro edificio a circa 30 metri dal castello perché la regina non amava sentire l’odore dei cibi. Le pietanze chiuse ermeticamente in appositi carrelli elettrici venivano trasportate fino ad un ascensore interno e poi direttamente in sala da pranzo tramite una galleria sotterranea con un sistema di doppi binari.
La Gruba Relais
Arriviamo alla nostra destinazione nel pomeriggio e, mentre camminiamo sotto una leggera nevicata lungo il breve sentiero che separa la struttura dal parcheggio il buonumore ci pervade: il nostro weekend di totale relax può iniziare!
La Gruba è un piccolo hotel diffuso che si sviluppa in alcune antiche case ristrutturate nella frazione di Niel. Il rinnovamento non ha riguardato solo la nuova area benessere ma sono anche state create nuove stanze in stile più moderno, che si affiancano a quelle tradizionali. Inoltre il ristorante è stato arricchito da una bella veranda esterna.
Al nostro arrivo in hotel siamo accolti accolti molto affabilmente e veniamo accompagnati nella nostra camera, un’accogliente suite in stile alpino contemporaneo situata nell’edificio appena ristrutturato, adiacente a quello principale e comprendente anche l'area benessere.
La camera è accogliente: tutta in legno, trasmette un piacevole senso di calore e il bagno, in pietra e legno, è particolarmente spazioso. Capiamo subito che qui staremo molto bene!
L'area benessere
Il tempo di disfare la valigia e siamo pronti per appagare la nostra curiosità sulla nuova area benessere, composta da una sauna alimentata da un caminetto a legno, un bagno turco con aromaterapia (particolarmente apprezzato da Andrea) e una zona relax.
Il tepore, la musica di sottofondo, le poltroncine... E in un attimo le tensioni e la stanchezza accumulate durante la settimana scivolano via.
L’ambiente è raccolto, indicato per poche persone, ideale per una coppia che vuole ritagliarsi un momento di pace. Due ore passano in fretta: avremmo voluto restare per sempre, ma ci ritroviamo in camera a prepararci per un altro momento speciale: la cena!
La cena tipica
Ceniamo nella nuova veranda riscaldata da una moderna stufa a legna, con grandi vetrate che danno una sensazione di libertà e spazio; questa aggiunta è stata un'ottima idea, perché ha conferito un'importante allargamento al piccolo ristorante interno.
Il ristorante di La Gruba è da sempre uno dei nostri locali preferiti della Valle d'Aosta, è aperto anche ai clienti che non soggiornano in albergo. Nei weekend è difficile trovare posto senza prenotazione e infatti lo troviamo gremito.
Il menù è davvero invitante. La cura nelle ricette presentate e l'utilizzo delle materie prime locali sono il fiore all'occhiello di questa struttura: non manca la tradizionale polenta concia con la selvaggina, mentre pasta e pane sono di ottima qualità e di produzione propria.
Inoltre apprezziamo molto la ricca scelta dei vini, che presenta le migliori etichette provenienti da tutta Italia ma con un’attenzione speciale per i piccoli produttori regionali.
Dopo cena facciamo una piccola passeggiata all’esterno fermandoci un attimo intorno al grande braciere acceso all’esterno, e pensiamo che d’estate sedersi qui fuori a bere qualcosa guardando le stelle deve essere spettacolare!
A presto La Gruba relais
E in men che non si dica arriva uno dei miei (sono Sandra) momenti preferiti delle vacanze: la colazione!
Il buffet propone una ricca scelta di alimenti dolci e salati: torte, croissant, marmellate, formaggi, salumi e frutta... E noi assaggiamo tutto, senza problemi!
Di giorno ci rendiamo ancor più conto di quanto sia confortevole la veranda. Ci piacerebbe attardarci ma è ora di metterci in marcia per il rientro a casa.
La Gruba relais è diventato uno dei nostri rifugi del cuore. A presto!