Arrivare a Parigi è stato un po’ rocambolesco così, appena lasciati i bagagli in albergo, siamo andati subito a vedere la Torre Eiffel, che può piacere o non piacere ma è l’indiscusso simbolo di Parigi. La sera, tutta illuminata, fa davvero la sua figura! Abbiamo aspettato lo scoccare dell’ora per vederla accendersi di mille lucine scintillanti e Andrea ha iniziato a scattare una foto dopo l’altra.
Abbiamo concluso la giornata con un’ottima cena da “Au bon accueil”, un piccolo bistrot in una traversa laterale, la cucina era di qualità e il servizio davvero curato così ci siamo tornati anche l’ultima sera. Come vi abbiamo suggerito abbiamo prenotato prima di partire ed è stata la scelta giusta perché altrimenti non avremmo trovato un tavolo.
Abbiamo iniziato la nostra prima giornata a Parigi con una lauta colazione e poi con il metrò arriviamo al punto di partenza del nostro itinerario: l’arco di Trionfo.
Parigi: itinerario centro e Louvre
Parigi: Arco di Trionfo
L'arco è stato costruito per celebrare la vittoria di Napoleone ad Austerlitz nel 1805, dal 1921 è divenuto il monumento al milite ignoto in onore dei soldati francesi caduti durante la prima guerra mondiale.
L’ingresso è compreso nella Paris Museum Pass e, superati i controlli di sicurezza, abbiamo iniziato a salire i 284 gradini che ci separavano dalla terrazza panoramica da cui si gode una vista a 360 gradi del centro città.
Vista la giornata nuvolosa decidiamo di riprendere il metrò per arrivare direttamente agli Champs Elysés e da qui, a piedi, costeggiando il Grand Palais, dove d’inverno viene allestita una grande pista di pattinaggio su ghiaccio, arriviamo al ponte Alessandro III, costruito in occasione dell’esposizione universale del 1.900 in onore dello Zar di Russia.
Parigi: l'Orangerie e le Ninfee di Monet
Ed eccoci al nostro “primo” museo: l’Orangerie, anche questo compreso nella Paris Museum Pass. Allestito nelle serre del Palazzo delle Tuilleries (ora distrutto), dove si custodivano gli aranci durante l’inverno, accoglie una collezione d’arte moderna con opere di Matisse, Cézanne, Picasso, Renoir - solo per citarne alcuni -, ma noto soprattutto per conservare la famosa serie delle ninfee di Monet.
Sono custodite al piano terra in due enormi sale ovali, dove queste immense tele lunghe oltre quattro metri, appese l’una di fianco all’altra, creano una continuità pittorica che ipnotizza. Siamo rimasti a lungo a osservarle e per Andrea è stato un vero e proprio colpo di fulmine così, alla fine, ce ne siamo portate due a casa. In versione poster, ovviamente.
Parigi: Saint Eustache
Attraversiamo i giardini delle Tuilleries, ci fermiamo alla grande fontana con le anatre e poi proseguiamo verso la giostre e il mercatino di Natale. Ci facciamo largo tra la gente per poi rientrare nelle vie della città per raggiungere la chiesa di Sant’Eustachio.
Questa chiesa è ritenuta una delle più belle di Parigi, al suo interno si può vedere l’organo più grande di Francia e grazie alla splendida acustica è sede di molti concerti.
A quel punto avevamo bisogno di una pausa ristoro e decidiamo di fermarci a Le Brun, un piccolo locale ideale per un pranzo leggero e il suo menù del giorno è davvero un buon affare.
Parigi: il Louvre informazioni utili
Rifocillati a dovere eravamo pronti per il pezzo forte del nostro primo giorno a Parigi: il museo del Louvre.
Pensiamo che abbiate già letto di tutto sul Louvre e quindi ci concentriamo sugli aspetti pratici o più particolari.
1) Oggi il Louvre si presenta suddiviso in tre ali (Denon, Sully e Richelieu) e quattro piani. Utile reperire una cartina all'entrata per orientarsi meglio o localizzare subito le opere d'arte che non si vogliono perdere.
2) Valutare il giorno di visita, ad esempio il mercoledì c’è l’orario prolungato.
3) La Paris Museum Pass non solo garantisce l’accesso gratuito ma ha anche l’opzione salta-fila, ciò significa arrivare e nonostante una lunga coda accedere subito alla grande hall di entrata grazie all’accesso riservato.
4) Non perdete la collezione di arte antica ma soprattutto non saltate la parte dedicata all’arte Mesopotamica, di solito poco frequentata, che nasconde splendidi tesori come l'enorme colonna a doppio capitello taurino ed i fregi che decoravano il palazzo di Dario I nell'antica Persia di cui un'illustrazione permette di immaginare l'originale magnificenza.
5) Visitate gli appartamenti di Napoleone III costruiti nella seconda metà dell'800 sono una dimostrazione di ricchezza ed opulenza.
6) Ricordate che il Louvre prima di essere un museo era un palazzo reale, quindi quando camminate tra le opere d’arte ogni tanto alzate la testa e guardate gli splendidi soffitti decorati.
7) Abbiamo trovato diversi itinerari suggeriti per ottimizzare i tempi di visita, ma in realtà si diventa prigionieri di una sorta di gioco dell’oca correndo tra una sala e l’altra, prendetevi il vostro tempo e seguite il percorso rassegnandovi al fatto che non potrete vedere tutto con la dovuta attenzione, nemmeno fermandosi dall’apertura alla chiusura.
8) Se non amate i luoghi chiusi o la calca accontentatevi di vedere la Gioconda da lontano, io mi sono sentita male e Andrea ha impiegato 40 minuti pigiato tra la gente per arrivarle di fronte per pochi istanti. Valutate voi.
9) Se è la vostra prima visita o non avete 2 giorni da dedicargli lasciate il secondo piano ad un’altra visita e concentratevi sulle splendide opere d'arte del periodo classico come la Venere di Milo, la Nike di Samotracia o lo Scriba.
Oppure i grandi capolavori del Rinascimento italiano come - per citarne alcuni -, le Madonne con bambino di Botticelli e del Perugino o la Vergine delle rocce e il San Giovanni Battista di Leonardo o ancora lo splendido San Sebastiano di Mantegna.
O ancora perdersi camminando tra opere famose sia di artisti francesi, Delacroix, David, Gericault e Girodet, che europei, Ingres e Goya.
Siamo usciti dal Louvre che era buio, esausti, ma felici perché Parigi si è rivelata molto meglio di quello che pensavamo e tante paure immotivate sono scomparse per lasciare il posto alla gioia di aver fatto un’ottima scelta per iniziare il 2019. Siamo pronti per il nostro secondo giorno in questa città scintillante.