Besançon, l’antica Vesontio di cui Giulio Cesare parla nel De Bello Gallico, ora capoluogo della nuova regione Borgogna Franca Contea, si sviluppa lungo le sponde del fiume Doubs, sovrastata dalla Cittadella capolavoro di Vauban, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
La città è cresciuta intorno alla città vecchia, la boucle, è circondata da 7 colli su alcuni dei quali sono ancora visibili antichi forti difensivi ed era famosa per la sua industria dell’orologeria.
Poco conosciuta in Italia, Besançon ci ha sorpresi e conquistati con i suoi maestosi monumenti, gli interessanti musei, una vitalità garantita dalla presenza dell’università della Franca Contea, bei negozi, ottimi ristoranti.
Un'ottima scelta per trascorrere un weekend fuori dalle solite destinazioni.
Besançon: La Citadelle (la cittadella)
La nostra visita inizia proprio dal suo monumento più celebre, la cittadella, una fortezza militare costruita da Vauban per volere del re Sole sulla collina di Saint Etienne tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo.
Oggi simbolo della città, è il monumento in assoluto più visitato dell’intera Franche Comté, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2008, ospita al suo interno diversi musei, uno zoo e giardini botanici.
Luogo adatto alle famiglie, ci si potrebbe passare tranquillamente una giornata intera aggirandosi sulle mura e visitando i vari musei ma purtroppo noi avevamo solo la mattinata e quindi abbiamo dovuto selezionare.
Abbiamo iniziato con il noctarium, dove si trovano varie specie di animali notturni (topi, ragni, rettili) e per i bambini può essere divertente cercare di scovarli al buio nelle varie teche o ambienti ricreati ad hoc.
Siamo poi passati all’insectarium che ci ha particolarmente colpiti sia per le scelte espositive che per la bellezza di certe rane dai colori incredibili, restiamo stupefatti di fronte alla maestria di madre natura.
La vasca delle carpe, cosa dire?! Non saremmo più andati via! Seguendo le opportune precauzioni, per non ferire i pesci, è possibile accarezzarle. Mai fatta un’esperienza simile. Questi animali meravigliosi e variopinti conquistano grandi e piccini e non pensiate che siano viscide, sono invece lucide e morbide e vi si avvicineranno dandovi il loro bacio a “ventosina”, come lo chiama Sandra.
Concludiamo la nostra visita con una passeggiata sul cammino di guardia che regala splendide vedute di Besançon dall’alto.
La Cittadella: Informazioni utili
Si può arrivare alla Cittadella di Besançon in auto, a piedi dal centro cittadino con una ripida salita ma noi, da bravi turisti, abbiamo deciso di prendere il trenino panoramico che parte dal parcheggio Rivotte, attraversa il centro storico e si inerpica lungo la collina fino al parcheggio dell’ingresso. (QUI trovate tutte le info e c’è anche la possibilità di acquistare un biglietto cumulativo con il giro in battello)
C’è la possibilità di pre-acquistare i biglietti d’ingresso online sul sito ufficiale con un piccolo sconto, cosa consigliata nei periodi di maggior afflusso per evitare le code all’entrata.
Nel periodo estivo vengono organizzati vari eventi, come visite in costume sia diurne che serali e caccie al tesoro molto interessanti, per essere informati su date, orari e costi rimandiamo sempre al sito ufficiale.
Besançon: la Boucle
Scendendo dalla cittadella si attraversa la parte più antica di Besançon, il cuore, da cui si è sviluppata la città e dove si trovano i monumenti più importanti a cominciare dalla cattedrale di San Giovanni.
Iniziata nel IX secolo e più volte rimaneggiata, al suo interno si può visitare un vero capolavoro: un orologio astronomico assolutamente unico. Realizzato dal 1857 al 1860 da un maestro orologiaio di Beauvais è tuttora funzionante e deve essere caricato manualmente ogni giorno.
Composto da oltre 30.000 pezzi, più di 50 quadranti, può fornire oltre 100 indicazioni diverse quali ora, stagioni, maree e solstizi in oltre 20 Paesi del mondo. Partecipare alla visita guidata e assistere allo scoccare dell’ora qui è un’esperienza unica!
Di fronte alla cattedrale incontriamo l’hotel Boitouset, elegante dimora costruita nella seconda metà del XVIII secolo come residenza del canonico Francois Boitouset non è purtroppo visitabile e ci accontentiamo di ammirarne la facciata esteriore su cui spicca una bella meridiana.
Besançon, l’antica Vesontio città dei Sequani, venne conquistata ed ingrandita dai romani che vi costruirono diversi edifici di cui ben poco resta ai giorni nostri: qualche resto appena visibile di un grande anfiteatro, alcuni mosaici di un’antica domus conservati nel museo di Belle Arti ma soprattutto la splendida Porta Nera (eretta nel 175 a.C. per celebrare le vittorie di Marco Aurelio) da poco restaurata.
Continuando lungo la Grande Rue, la via principale, costeggiamo palazzi di varie epoche, l’hotel de ville (comune), la chiesa di San Pietro e un antico convento carmelitano ma soprattutto il Palais Grenvelle.
Palais Grenvelle: il museo del tempo
Allestito in uno splendido palazzo del XVI secolo questo museo ricco di pezzi unici illustra nei suoi tre piani la tradizione orologiaia di Besançon.
Attraversiamo 11 sale alla scoperta della ricca collezione del museo, dai quadranti solari all’orologio atomico, dalle tappezzerie dell’epoca di Carlo V ad un grande plastico della città, dal Leroy 01, l’orologio più complicato al mondo, fino all’ipnotico pendolo di Foucault per concludere la visita alla torre del palazzo da cui si gode un bel panorama della città.
L’abbiamo visitato in un pomeriggio di pioggia battente e il tempo semplicemente è… volato.
Terminiamo la nostra passeggiata in piazza della Rivoluzione dove si trova il Museo di belle arti e archeologia, il più antico museo pubblico di Francia, e una bella fontana, da qui arriviamo al Quai Vauban, un susseguirsi di palazzi della fine del XVII secolo lungo il corso del Doubs all’altezza del ponte Battant su cui si trova la statua di Jouffroy d’Abbans, l’inventore dei primi battelli a vapore, che ci porta nell’omonimo quartiere.
Una delle attività più piacevoli da fare in estate a Besançon è un giro in battello del Doubs, per avere un altro punto di vista della città, sperimentare il funzionamento delle antiche chiuse e passare nel tunnel sotto la collina di Saint Etienne e quindi sotto la Cittadella.
Besançon: personaggi illustri
Besançon ha dato i natali a Victor Hugo (1802) ed ai fratelli Lumière (1862 e 1864) e nella nostra passeggiata nella Grande Rue abbiamo visto le loro case, a pochi metri di distanza l’una dall’altra, e visitato quella di Victor Hugo in cui visse anche Gustave Courbet durante i suoi studi.
Museo multimediale e moderno in cui si incontra e conosce un Victor Hugo che non è solo il celebre creatore di Notre Dame o i Miserabili ma un uomo impegnato a 360 gradi, per la libertà d’espressione, per la dignità umana, per i diritti dei bambini e per la libertà dei popoli.
Oltre ad essere interessante, il museo si visita piacevolmente grazie all’allestimento raffinato.
A qualche decina di metri l’unica cosa che ricorda la nascita dei fratelli Lumière è una lapide sulla facciata di un edificio ma presso la Mediateca Pierre Bayle un divertente allestimento interattivo celebra e ricorda il loro primo cortometraggio comico: “L’arroseur arrosé” (l’innaffiatore innaffiato).
Besançon: quartiere Battant
Attraversato il corso del Doubs entriamo nel quartiere Battant, l'altro quartiere storico di Besançon, e ci imbattiamo nella chiesa di Santa Maddalena, imponente all’esterno ma spesso chiusa, non abbiamo potuto vederne gli interni.
Salendo lungo la collina ci imbattiamo presto nell’hotel de Jouffroy, costruito tra la fine del XV e XVI secolo e ora restaurato è sede dell’agenzia urbanistica della città. Proseguendo arriviamo fino al Fort Griffon, oggi sede della scuola di formazione per gli insegnanti, da cui di gode una bella vista panoramica.
Scendiamo per piccole strade fino all’hotel de Champagney, altro esempio di antica dimora del XV secolo, costruito da Jacques Bonvalot su una pre-esistente costruzione medievale di cui si conserva una facciata.
Concludiamo la nostra visita di Besançon con la particolare sinagoga, inaugurata nel 1869, è un edificio in stile moresco che difficilmente a prima vista si abbinerebbe ad una sinagoga. Purtroppo il giorno della nostra visita era chiusa e ci siamo dovuti accontentare della vista dall’esterno.
Besançon: dove dormire
Abbiamo scelto l'Hotel de Paris perchè dispone di un parcheggio interno privato a pagamento e di un accesso diretto alla zona centrale pedonale. Due caratteristiche che si sono rivelate fondamentali per il nostro weekend a Besançon, una città che si può comodamente girare a piedi lasciando l'auto comodamente parcheggiata fino alla partenza.
L'hotel dispone di aree comuni eleganti e di una splendida sala per le colazioni. Personale cortese e disponibile. Camere di varie tipologie adatte a ogni genere di necessità e tasca. Assolutamente consigliato.
Besançon: dove mangiare
Durante il nostro weekend bisontino abbiamo testano alcuni locali presenti nel quartiere de La Boucle. Abbiamo iniziato la prima sera con "le petit atelier" che ci ha conquistati per la particolarità dei piatti proposti nel menù e per il servizio.
Abbiamo proseguito con "l'alsacien" ideale per una cena rilassata degustando una buona birra, "la grange" con il suo rustico ambiente tradizionale mi ci immagino d'inverno a mangiare il formaggio fuso e abbiamo concluso con la creperie "la cornemuse" perfetta per un pranzo veloce tra una visita e l'altra.
Besançon: dintorni
Il nostro weekend a Besançon si conclude qui, dopo due giorni trascorsi in una bella città tutta da vedere camminando a piedi e che sorprende ad ogni passo. Ora è però il momento di vedere cosa ci offrono i suoi dintorni.
A meno di un'ora di macchina dal centro di Besançon potete visitare l’imponente castello di Joux, la cittadina di Pontarlier la capitale mondiale dell'assenzio, l’antica abbazia di Montbenoit che si trova nella repubblica di Saugeais, una repubblica all'interno della Repubblica Francese, oppure percorrere un piacevole itinerario automobilistico tra villaggi caratteristici resi celebri dai dipinti di Courbet.
Oppure allontanarsi un pò di più, lasciare il dipartimento del Doubs per entrare in quello della Haute Saone e in un'ora di macchina da Besançon raggiungere Gray, un piccolo gioiello nascosto.